Il progetto architettonico e strutturale del fabbricato che collega l’Aeroporto di Elmas, il parcheggio multipiano e la stazione dei treni consiste in un edificio articolato su due livelli, che si appoggia sul primo pilotis in calcestruzzo armato del parcheggio multipiano, del quale costituisce l’affaccio principale, ed è unito al terminal passeggeri da un ponte in acciaio e vetro. Si tratta di un organismo che si offre facilmente alla comprensione, poiché gli elementi che costituiscono il sistema statico sono lasciati a vista e il disegno degli involucri è dato dalla ripetizione modulare del passo strutturale e dei telai delle aperture. Un approccio in continuità con le scelte compositive che governano i fabbricati preesistenti, basate sulla coerenza tra linguaggio architettonico e soluzione strutturale.
Il ponte, sorretto alle estremità da due coppie di tridenti tubolari in acciaio bianco, che si stagliano verso l’alto e convergono alla base in massicci dadi di fondazione in calcestruzzo armato lasciati a vista, si innesta attraverso uno spazio di snodo, all’interno del fabbricato in esame il quale si configura essenzialmente come un lungo percorso vetrato rivolto sul paesaggio.
Il disegno dello spazio interno è affidato al ripetersi incalzante dei bianchi portali in acciaio uniti dalle travi longitudinali che sorreggono i solai. La distribuzione modulare degli elementi strutturali viene enfatizzata dalla superficie ondulata delle lamiere grecate lasciate a vista, che costituiscono l’intradosso degli orizzontamenti e si comportano come casseforme a perdere rispetto al getto in calcestruzzo che le completa superiormente. L’esito è uno spazio contraddistinto da un carattere industriale, che rispecchia attraverso l’articolazione degli elementi strutturali e la scelta delle soluzioni di finitura la sua funzione di luogo dedicato esclusivamente alla percorrenza veloce dei passeggeri in arrivo e in partenza.
Rispetto alle pareti verticali del ponte, nelle facciate del fabbricato in esame il discorso si inverte: la struttura portante arretra rispetto alla vetrata continua, che rappresenta la pelle più esterna, e risulta “appesa”, tramite dei montanti in metallo, alle travi longitudinali che sostengono i solai. Una fitta maglia di correnti sottili, leggermente aggettanti e ricurvi verso il basso, ripetendosi con passo costante, completa la composizione della facciata, introducendo un elemento modulare di facile lettura e comprensione. Una terrazza accessibile solo agli addetti ai lavori completa in sommità il fabbricato.
Il progetto strutturale è stato interamente sviluppato con il software MIDAS GEN e disegnato in BIM con il software Tekla structures. La semplicità realizzativa delle soluzioni costruttive, quasi tutte ottenute con il semplice montaggio a secco degli elementi, ha permesso di completare quest’opera in otto mesi, senza interferire con la normale operatività dell’aeroporto.
Integrazione e semplicità esecutiva sono quindi i principi cardine di questo progetto, che riesce a coniugare estetica, necessità funzionali e soluzioni strutturali, rispondendo efficacemente alle esigenze di un moderno nodo di interscambio tra diversi mezzi di trasporto.