Ricostruzione del ponte di Fontanamare-Gonnesa

Ricostruzione del ponte di Fontanamare-Gonnesa

Ricostruzione del ponte di Fontanamare-Gonnesa

Secured Solutions, insieme a un gruppo di partner prestigiosi, tra cui Manini Prefabbricati, Sireg Geotech, Università degli Studi di Cagliari, University of Miami, ASDEA, Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Gonnesa, ha recentemente presentato il progetto di ricostruzione del ponte situato in località Fontanamare-Gonnesa, a Cagliari. Un’iniziativa innovativa che segna un passo importante nel settore delle infrastrutture in Sardegna e in Europa.

Il crollo del ponte e la necessità di innovazione

Il ponte originario era crollato durante l’estate del 2020 sotto il peso di un camion, creando la necessità urgente di un intervento di ricostruzione. Questa tragedia ha dato l’opportunità di ripensare a una soluzione più avanzata, sicura e sostenibile. La nuova progettazione ha incluso l’impiego di materiali innovativi, come le barre in vetroresina, che offrono numerosi vantaggi rispetto ai tradizionali materiali metallici utilizzati nella costruzione dei ponti.

Le caratteristiche innovative del ponte

Il ponte ricostruito è stato progettato utilizzando barre in vetroresina, un materiale alternativo all’acciaio con vantaggi notevoli. La vetroresina ha una durata stimata di circa 100 anni, il doppio rispetto all’acciaio, è più leggera e presenta una maggiore resistenza alla corrosione, particolarmente in ambienti salmastri come quello sardo. Inoltre, il suo impatto ambientale è notevolmente inferiore a quello dell’acciaio, grazie a un minore Life-cycle costing.

La lunghezza totale dell’impalcato del ponte è di 23,30 metri, con una larghezza di 9,10 metri. Questo progetto pionieristico non solo migliorerà la viabilità nella zona, ma avrà anche un impatto positivo sull’industria delle costruzioni, con il potenziale di influenzare altre opere pubbliche in Italia e in Europa.

Un ponte all’avanguardia in Europa

Questo nuovo ponte rappresenta una grande innovazione, essendo il primo in Europa a utilizzare barre in G-FRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) per la realizzazione di una struttura in calcestruzzo armato. Il varo delle travi e la posa delle predalles sono già stati completati, e si è pronti per il getto di completamento della soletta e dei traversi.

Il ponte collega la SP 83 con la spiaggia di Fontanamare a Gonnesa, un’importante arteria per il traffico locale e turistico. Si tratta del primo ponte in Europa a presentare un impalcato composto da soletta e travi precompresse con staffe e armature lente in barre in fibra di vetro.

Il primo utilizzo di questa tecnologia in ambito civile

Questa tecnologia ibrida rappresenta una svolta per il settore delle infrastrutture, poiché garantisce standard di durabilità e sostenibilità superiori alla media, soprattutto in ambienti particolarmente aggressivi come quelli costieri.

Questa realizzazione è la prima applicazione assoluta in Europa del materiale composito in ambito civile, aprendo nuove prospettive per il settore dell’edilizia in Italia. La struttura del ponte è composta da 7 travi prefabbricate con trefoli in acciaio armonico pretesi, accompagnate da armature lente a flessione e a taglio, completamente realizzate in vetroresina.

Conclusioni

La ricostruzione del ponte di Fontanamare-Gonnesa rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia e l’innovazione possano rispondere alle sfide moderne nell’ambito delle infrastrutture.

Grazie alla collaborazione tra enti accademici, istituzioni locali e aziende specializzate, è stato possibile realizzare una struttura che non solo migliora la sicurezza e la funzionalità del territorio, ma si distingue anche per la sua sostenibilità e durata nel tempo.

Per concludere, possiamo dire che il ponte diventa un simbolo di resilienza e visione a lungo termine, dimostrando che l’ingegneria del futuro può essere all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e della durabilità. Un investimento sul territorio sardo che porterà benefici per le generazioni future.

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